Fuga dalla città (prima gita 2018). In Val d’Aosta con Cricri
Proprio cosi, siamo scappati in Val d’Aosta!
Premessa: dal 27 dicembre al 2 gennaio siamo stati chiusi in casa malati tutti e tre, tutti e tre a prendere antibiotici vari in vari orari della giornata. Ho passato in casa il mio compleanno; avevo programmato pranzi, cene, aperitivi e invece solo tazze di thè. Abbiamo passato in casa la sera dell’ultimo dell’anno, ma questo è stato un bene: è stato uno dei più bei capodanni di sempre!!
E comunque questa premessa per dire che il 3 gennaio Gianluca propone due giorni in Valle d’Aosta. E cosa fai, dici di no? Ok, cerchiamo hotel. Volevamo portare Cri sulla neve, fargli fare mille discese con il bob, farlo divertire il più possibile facendo una cosa nuova!
Non conosco bene la VdA, ma tempo fa un’amica mi aveva consigliato un posto che, viste le foto, era davvero bello! Guardo Booking: è pieno. Chiamo la struttura: siamo al completo. Non è destino.
Cerco altro. Trovo un hotel molto carino e lo prenoto! Poi leggo meglio le recensioni e mi rendo conto che la strada per arrivarci è tranquillamente percorribile con gomme da neve e/o catene… e noi, da vera gente di mare che siamo, non abbiamo né una cosa né l’altra (grandi, ragazzi!!)
Intanto arriva il 4 gennaio e i tg parlano della drammatica situazione in cui si trova la Valle d’Aosta: strade chiuse, paesi isolati, allarme valanghe al livello massimo e mia nonna che mi dice “ma dove pensate di andare?? ma state a casa che è meglio!!” Assolutamente no, sfideremo la natura e le intemperie, ma porteremo Cri sulla neve (e probabilmente, se riusciremo ad arrivare, ci rimarremo fino a primavera).
Inizio ad essere intimorita, ma non lo dico a nessuno. Faccio un altro tentativo telefonico all’hotel che mi piaceva tanto e… si è liberata una camera!! Si, la voglio! Chiedo alla ragazza com’è la situazione e mi dice che lì è tutto tranquillo, quindi ok… domani mattina si parte! Andiamo a comprare il necessaire per il piccolo bambino (pantaloni giacca e stivali da neve), corriamo a casa a mangiare, guardiamo l’ultima puntata de “Le 3 rose di Eva” finita malissimo, tra l’altro. A mezzanotte prepariamo le valigie, dormiamo un po’ e via!
Ed ecco che siamo arriva al 5 gennaio e partiamo per la prima gita del 2018. E vi assicuro, come inizio non è per niente male!!
Arriviamo al Mont Avic Resort poco prima di pranzo. Le strade erano perfette, anche i 10 km di tornanti che portano su! Il posto è magnifico, proprio come lo immaginavo. Sei fuori da tutto, in mezzo al niente. Disfiamo i bagagli nella nostra bellissima camera mansardata e scendiamo alla caffetteria per un toast veloce (e pure buono!).
Ora è arrivato il momento di prendere il nostro nuovo bob e andare. Cri è felicissimo, non sta nella pelle! Si è divertito come un matto, e anche noi grandi a dir la verità! Abbiamo giocato tantissimo, ci siamo tirati la neve, abbiamo fatto un pupazzo bruttino e per finire abbiamo fatto una passeggiata nel parco animali (abbiamo visto un daino!).
Il sole stava andando via e iniziava a fare freschetto… quindi? Cioccolata calda? Si, ma qui fanno la cioccolata calda migliore del mondo: nel bicchiere triangolare (che non so come si chiama) con il bordo esterno pucciato nella Nutella e ricoperto da cocco da una parte e pistacchi dall’altra… cioccolata densissima che sembra budino, panna come se non ci fosse un domani… il top!
Dopo questa merenda a Cri è venuto sonno (a me di più) quindi andiamo a riposarci un po’ prima della cena. Abbiamo prenotato per le 20.30 al ristorante del Resort, Le 3 fiette. Anche qui mette un po’ male raccontare, perchè è tutto bellissimo, tutto buonissimo…
Gian, come antipasto, ha preso Tartare di manzo al coltello, crema leggera di “bagna cauda” e sfoglia croccante ai semi di sesamo e ha detto che è stata la migliore che abbia mai mangiato.
Di primo abbiamo preso Tagliatelle all’uovo fresche al cacao servite con ragù di cervo tagliato al coltello e non vi sto manco a raccontare…
Cri ha preso una classica Cotoletta di pollo con patatine fritte (confermo, buonissima).
Del vino non ricordo il nome, ma era buonissimo anche quello e, soprattutto, servito con estrema professionalità!
Il mio dolce si chiamava Lo chef ha la testa fra le nuvole che praticamente è una nuvola di zucchero filato sofficissimo che copre il piatto, sotto ci soto i frutti di bosco ghiacciati e il cameriere ci cola sopra una salsa di cioccolato bianco calda. Ma perchè esistono queste cose? Perchè??
Ricapitolando:
Voto Resort: 10
Voto Ristorante: 10
Ottimo rapporto qualità-prezzo (non vi dico quanto abbiamo speso ma se volete info chiedetemi pure), estrema gentilezza delle ragazze alla reception, del personale del bar e del ristorante, tutto ottimo. Peccato non aver provato la Spa e la piscina, mi rifarò quest’estate! Si, perchè abbiamo già deciso che ci torneremo!
La mattina dopo abbiamo scoperto che la Befana aveva lasciato 4 caramelle dentro al calzino puzzolente di Cri (in realtà la vera calza di Cars l’avevo dimenticata a casa, così ho trovato 4 gelatine nella borsa di Mary Poppins e le ho infilate nel calzino usato di Cri. Ma vi assicuro che lui era tanto felice!).
Dopo colazione, con tutta la calma che richiede una mini vacanza sulla neve, partiamo per un giro senza meta e finiamo a Vetan, di fronte al Gran Paradiso. Eravamo già stati in questo posticino, 12 anni fa! E che si fa? Si va a mangiare, certo! Ma qui non elogio nulla… abbiamo mangiato e bevuto, ma niente di che!
Nel pomeriggio ripartiamo, direzione casa. Sono stati solo 2 giorni, ma bellissimi. Se il 2018 è iniziato così, direi che è iniziato alla grande!! Tra due settimane saremo a Verona per una festa a sorpresa (mia sorella compie trent’anni) e poi, chissà…
Intanto baci, Cinzia <3